Ieri, 2 novembre, era il trentacinquesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini: un tragico, truculento e misterioso assasinio, forse un’esecuzione, di cui ancora non conosciamo i contorni: mandanti, moventi, esecutori materiali (al di là dell’unico reo confesso, Pino Pelosi, che però ha avuto un ruolo minore nella vicenda, ha taciuto per anni su quel che sapeva ed ultimamente sta facendo filtrare rivelazioni a rate).