Il referendum sul nucleare

Sulla pagina wikipedia dedicata ai referendum abrogativi del 12-13 giugno 2011 trovate il testo completo dei quesiti referendari. Ho letto il terzo quesito, sul nucleare: ci ho messo un’ora e mi è venuto il mal di testa…!!!
Sto ancora boccheggiando… Ma che senso ha??!!

Sono convinto che in Italia NESSUNO, al di fuori di pochi esperti, avrà  voglia, tempo e  capacità per leggere questo papello. [Nemmeno i parlamentari leggono le leggi che approvano!! Gli dicono come devono votare (quando si degnano di andare in aula), e scusate il qualunquismo, ma con un parlamento squalificato come il nostro, che ha dato innumerevoli prove di ignoranza, grettezza e incompetenza, purtroppo  non mi sarebbe difficile sostanziare le mie affermazioni con altrettanti esempi, ma lasciamo stare…]

Allora mi sono armato di santa pazienza ed ho cercato di condensare le cose più importanti in questo mare di “virgole“, “commi“, “limitatamente” , “nonché” etc…:

TERZO QUESITO (Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme ):

« Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, limitatamente alle seguenti parti:

  • “ realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;” ;
  • “della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare,”;

  • “Con i medesimi decreti sono altresì stabiliti le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti di cui al primo periodo.”;

  • previsione che le approvazioni relative ai requisiti e alle specifiche tecniche degli impianti nucleari, già concesse negli ultimi dieci anni dalle Autorità competenti di Paesi membri dell’Agenzia per l’energia nucleare dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (AENOCSE) o dalle autorità competenti di Paesi con i quali siano definiti accordi bilaterali di cooperazione tecnologica e industriale nel settore nucleare, (LA FRANCIA, ndr) siano considerate valide in Italia, previa approvazione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare;”;
  • “previsione, nell’ambito delle risorse di bilancio disponibili allo scopo, di una opportuna campagna di informazione alla popolazione italiana sull’energia nucleare, con particolare riferimento alla sua sicurezza e alla sua economicità.” (LA PROPAGANDA!!! ndr);
  • (Attenzione: questo è uno dei passaggi più incomprensibili, e quindi più insidiosi, ndr) “Nei giudizi davanti agli organi di giustizia amministrativa che comunque riguardino le procedure di progettazione, approvazione e realizzazione delle opere, infrastrutture e insediamenti produttivi concernenti il settore dell’energia nucleare e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento si applicano le disposizioni di cui all’art. 246(*) del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.(* e che dice l’articolo 246? È un insieme di norme che nel nome di  un asserito “interesse nazionale superiore” concedono una serie di agevolazioni agli appalatatori: riduzione dei termini processuali; modificazione dei criteri per la custodia cautelare; garanzie che i contratti vengano onorati dallo Stato, anche in caso di sospensione dei lavori; deroghe alle  procedure per le gare d’appalto. Trovate il testo qui);
  • dopo le parole: «fonti energetiche rinnovabili» sono inserite le seguenti: «, energia nucleare prodotta sul territorio nazionale».”(Bell’accostamento! ndr);
  • l’Agenzia informa il pubblico con trasparenza (*) circa gli effetti sulla popolazione e sull’ambiente delle radiazioni ionizzanti dovuti alle operazioni degli impianti nucleari ed all’utilizzo delle tecnologie nucleari, sia in situazioni ordinarie che straordinarie(*) ;” (*La “trasparenza” garantita da organismi “indipendenti” come l’AGCOM di Innocenzi che tramava per chiudere “Anno Zero” oppure dall’informazione del tg1 di Minzolini, ndr)

  • decreto legislativo 15 febbraio 2010 “Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché misure compensative e campagne informative al pubblico;
  • “ l’affidabilità dell’energia nucleare, in termini di sicurezza nucleare ambientale e degli impianti, di eventuale impatto sulla radioprotezione della popolazione e nei confronti dei rischi di proliferazione;” (Eventuale…, ndr);
  • “i benefici, in termini di sicurezza degli approvvigionamenti, derivanti dall’introduzione di una quota significativa(*) di energia nucleare nel contesto energetico nazionale (Si parla di uno striminzito 6% !, ndr);”;
  • “il contributo che si intende apportare, attraverso il ricorso all’energia nucleare, in quanto tecnologia a basso tenore di carbonio(*), al raggiungimento degli obiettivi ambientali assunti in sede europea nell’ambito del pacchetto clima energia nonché alla riduzione degli inquinanti chimico-fisici;” (*Per costruire una centrale nucleare, gestirla, smantellarla, trasportare e stoccare le scorie radioattive si consuma una quantità di energia che alla fine il bilancio in termini di emissioni di CO2 non è poi così vantaggioso, ndr);
  • “gli orientamenti sulle modalità realizzative tali da conseguire obiettivi di efficienza nei tempi e nei costi(*) e fornire strumenti di garanzia, anche attraverso la formulazione o la previsione di emanazione di specifici indirizzi;” (* Ricordiamoci che siamo in Italia!! ndr)
  • “ i benefici attesi per il sistema industriale italiano e i parametri delle compensazioni(*) per popolazione e sistema delle imprese;” (*Ahh…, compensazioni per che cosa, eh?? ndr)

Spero che ne abbiate capito qualcosa, e che non vi sia venuto il mal di testa. Buona riflessione a tutti.

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